“Una volta Nan-in (un maestro Zen giapponese che ha vissuto in epoca Meiji (1868-1912 gg.) ha ospitato un professore universitario che è venuto a conoscere lo Zen. Nan-in lo invitò a prendere il tè. Si è messo a riempire la tazza dell’ospite e ha continuato a versare il tè nonostante la tazza era già piena. Il professore guardò il tè che usciva dalla tazza e infine non ha potuto resistere: “La tazza è piena. Non c’entra più niente.” “Proprio come questa tazza” – disse Nan-in – “Sei pieno di opinioni e pensieri propri. Come posso mostrarti lo Zen se prima non svuoti la tua testa?”
Stamattina mi sentivo stanca. Avevo tante idee, pensieri e poca chiarezza. I pensieri erano come gli scarafaggi, erano neri e sempre in movimento. Nel silenzio della casa mi sentivo sola. Così ho iniziato scrivere.
Con anni di pratica e di risultati ottenuti il freewriting è diventato uno strumento fantastico. Serve l’abitudine di farlo in maniera costante e onesta. Lasciarsi andare.
Di solito mi metto a scrivere per 15-30 minuti tutti i miei pensieri, preoccupazioni e emozioni.
All’inizio della pratica mi imbarazzava il fatto della necessità di scrivere senza pensare al senso delle frasi, alla grammatica e bellezza della scrittura. Come spegnere la mente? Come tirare fuori la riga di parole che danno un indizio o l’idea necessaria?
Quando ero piccola mi mettevo seduta con la mia amica sulla panchina vicino casa mia e parlavamo. Erano ore passate a sognare e tirare fuori i pensieri più profondi. L’amica è lontano. La panchina non esiste più… ma la necessità di continuare a sognare c’è.
Tante volte quando inizio a scrivere mi viene naturalmente un dialogo. Le domande e le risposte, poi altre domande e non sempre le risposte… A volte inizio a scrivere con i pensieri senza senso (solo perché ho necessità di scrivere) e finisco con l’elenco delle cose che vorrei fare nella vita.
L’obbiettivo più importante nella scrittura è “svuotare la testa”. Trovare il bottone “RESET” per iniziare da capo, girare la pagina, essere pronta per nuove emozioni ed altezze.
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